Distacco internazionale dei lavoratori: pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo n. 122/2020 di attuazione della Direttiva UE 2018/957
— 11 Settembre 2020
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Il Consiglio dei Ministri n. 63, tenutosi giovedì 10 settembre 2020, su proposta del Ministro per gli affari europei e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo di attuazione della Direttiva (UE) 2018/957 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 giugno 2018, recante modifica della Direttiva 96/71/CE relativa al distacco dei lavoratori nell’ambito di una prestazione di servizi.
Il Decreto Legislativo n. 122 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 15 settembre 2020.
L’obiettivo delle nuove norme è quello di adeguare l’ordinamento nazionale a quello europeo nel settore del distacco transnazionale dei lavoratori e di limitare quindi il dumping sociale e salariale. Si mira a rafforzare la parità di trattamento tra lavoratori “locali” e lavoratori distaccati, attraverso la riaffermazione del principio per cui le imprese distaccatarie sono tenute a garantire ai lavoratori distaccati le medesime condizioni riconosciute ai dipendenti locali.
A tal fine viene ampliato l’elenco delle condizioni di lavoro e occupazione per cui si prevede l’applicazione della legge dello Stato membro ospitante, anche mediante l’inclusione della disciplina in tema di alloggio, indennità o rimborso spese in caso di trasferte o viaggi richiesti dalla società distaccataria, in aggiunta ai periodi massimi di lavoro e i periodi minimi di riposo; la durata minima dei congedi annuali retribuiti; la parità di trattamento fra uomo e donna e in generale in materia di non discriminazione.
In attuazione della Direttiva è stata inoltre introdotta la “trasparenza retributiva” sulla cui base ciascuno Stato membro è obbligato a pubblicare in un unico sito web istituzionale in maniera trasparente, le informazioni su tutte le condizioni di lavoro e di occupazione compresi gli elementi costitutivi della retribuzione.