La Cassazione si pronuncia sulla natura giuridica del rapporto tra Società ed amministratore
— 3 Marzo 2017
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3 marzo 2017
La Corte di Cassazione – Sezioni Unite, nella recente sentenza n. 1545/2017 si è pronunciata in materia di natura giuridica dei rapporti esistenti tra le società ed i membri del Consiglio di Amministrazione.
In particolare, la Suprema Corte ha affermato che tra amministratore e società vi è “un rapporto di tipo societario che, in considerazione dell’immedesimazione organica tra persona fisica ed ente e dell’assenza del requisito della coordinazione, non è compreso in quelli previsti dal n. 3 dell’art. 409 c.p.c.“.
La Sentenza assume particolare rilievo in quanto conferma come il rapporto dell’amministratore con la società non sia assimilabile né a quello di un lavoratore subordinato o parasubordinato, né a quello di un prestatore d’opera autonomo.
A riguardo, occorre valutare l’impatto della pronuncia sugli obblighi previdenziali a carico della Società e dell’amministratore, in quanto la figura dell’amministratore rientra ad oggi nelle collaborazioni organizzate dal committente di cui all’art. 2 del D.Lgs. n. 81/2015 (Jobs Act).
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