Il Dlgs 135/2016, in vigore dal 5 agosto 2016, ha recepito la direttiva 2014/56/UE, che modifica la normativa europea sulla revisione legale dei conti. Parallelamente, il Regolamento UE 537/2014, applicabile dal 17 giugno 2016, ha introdotto specifici requisiti per la revisione contabile degli enti di interesse pubblico.
Questi interventi hanno portato a una riforma della disciplina italiana della revisione legale, regolata dal Dlgs 39/2010, che ha unificato le norme in un unico testo normativo.
Successivamente, il Dlgs 125/2024, in vigore dal 25 settembre 2024, ha recepito la direttiva UE 2022/2464 (Corporate Sustainability Reporting Directive), introducendo l’obbligo di rendicontazione di sostenibilità e la nuova figura del revisore della sostenibilità.
Per gli enti di interesse pubblico, oltre alle disposizioni generali previste dal Dlgs 39/2010, si applicano normative specifiche riguardanti il comitato per il controllo interno e la revisione contabile, oltre a requisiti più stringenti stabiliti dal Regolamento UE.
Inoltre, i bilanci chiusi al 31 dicembre 2023 segnano una fase di stabilità per i revisori contabili, poiché le novità normative con impatti obbligatori sono limitate. Tuttavia, il 2023 segna l’ampliamento delle società soggette a revisione legale, includendo le piccole Srl che superano almeno uno dei seguenti parametri: 4 milioni di euro di attivo, 4 milioni di euro di ricavi o 20 dipendenti medi. Questa obbligatorietà, inizialmente prevista per il 2019, era legata al Codice della crisi d’impresa, mirato a identificare tempestivamente situazioni di difficoltà aziendale.
Per supportare la revisione legale di queste piccole imprese, il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili (Cndcec) ha pubblicato il documento “La revisione legale delle nano imprese”, che introduce il concetto di “nano imprese” per identificare le piccole Srl ora soggette a revisione. Il documento analizza l’applicazione degli standard internazionali (ISA) alle realtà di piccole dimensioni, soffermandosi su aspetti chiave come la pianificazione dell’incarico, la significatività e la gestione del rischio di errori.
Le nano imprese presentano spesso caratteristiche peculiari: scarsa informatizzazione dei processi decisionali, gestione accentrata nelle mani dell’imprenditore, e relazioni dirette con clienti e fornitori. Questi aspetti incidono sulla revisione, poiché il rischio di controllo interno è generalmente elevato, data l’assenza di strutture gerarchiche e meccanismi di controllo adeguati.
La strategia di revisione deve quindi adattarsi a queste specificità, valutando attentamente il rischio intrinseco e applicando procedure di validità, privilegiando ispezioni documentali e conferme esterne. L’uso della fatturazione elettronica facilita i controlli, permettendo verifiche su un ampio campione di dati.
Infine, l’International Auditing and Assurance Standards Board (IAASB) ha recentemente pubblicato lo standard ISA for LCE, specifico per le imprese meno complesse, che entrerà in vigore dal 2026 ma può essere applicato in anticipo. Il suo recepimento in Italia potrebbe fornire un importante riferimento normativo per le revisioni delle piccole Srl, semplificando e adattando i controlli alle loro esigenze specifiche.
Lo Studio è disponibile ad assumere incarichi di revisione legale previo contatto con la società interessata.