Ultime News ed Aggiornamenti in Materia Fiscale e Tributaria
La gestione del personale dipendente inbound è un aspetto che spesso è sottovalutato dalle aziende multinazionali soprattutto sotto un profilo previdenziale. Infatti, la presenza o meno di Accordi Bilaterali di sicurezza sociale con l’Italia può comportare il mantenimento della posizione contributiva del lavoratore nel Paese di origine, con un obbligo da parte dell’azienda estera di versare all’INPS o i contributi minimi dovuti in Italia o l’intera contribuzione previdenziale. In entrambi i casi, è necessario aprire
Siano esse considerate investimenti o mezzi di pagamento, le criptovalute suscitano sempre di più l’attenzione degli operatori. Tali asset non hanno ancora in Italia una disciplina legislativa a livello fiscale, per quanto l’Agenzia delle Entrate abbia avuto modo di fornire alcuni chiarimenti in merito all’imposizione diretta ed indiretta in apposite Risoluzioni o Risposte ad istanze di interpello e di consulenza giuridica. In particolare, per ciò che concerne l’IRPEF, i prelievi di criptovalute da depositi la
Sono diversi anni che l’Italia rappresenta oramai un Paese volto all’attrazione di talenti in diversi settori e gli incentivi fiscali a disposizione delle persone fisiche rappresentano una forte motivazione al rientro in Italia: regime speciale per lavoratori impatriati: consente una detassazione del 70% (o del 90% per il Sud Italia) a beneficio di lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi con Partita IVA;regime dei ricercatori: consente una detassazione del 90% a beneficio di lavoratori dipendenti e lavoratori
L’articolo 24-bis del Tuir consente alle persone fisiche titolari di grandi patrimoni (c.d. High Net Worth Individuals), i quali trasferiscono la propria residenza in Italia, di accedere al regime di tassazione piatta (c.d. Flat Tax) di 100.000 Euro, con conseguente esonero dagli obblighi di monitoraggio fiscale (compilazione del Quadro RW) e di pagamento dell’IVIE/IVAFE (imposte patrimoniali sugli asset detenuti all’estero), nonché esenzione dall’imposta di successione e donazione. Una delle condizioni da rispettare ai fini dell’accesso
A rischio le residenze fiscali degli italiani nel Principato di Monaco, in Svizzera, in Lussemburgo e a Dubai
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L’Agenzia delle Entrate ha recentemente avviato una serie di operazioni volte ad accertare la residenza fiscale in Italia dei cittadini italiani iscritti all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) e trasferitisi nel Principato di Monaco, in Svizzera, in Lussemburgo e negli Emirati Arabi Uniti. Predetti Paesi sono noti per la loro legislazione fiscale particolarmente accomodante in riferimento alla tassazione dei redditi percepiti dalle persone fisiche che decidono di spostarsi all’interno di tali giurisdizioni per ragioni meramente